Quando le vacanze estive sono ormai imminenti, generalmente i lavoratori devono affrontare un ultimo ostacolo: lo stress pre-ferie. I giorni che precedono le vacanze, infatti, sono una corsa affannosa per chiudere tutto in tempo: progetti, incombenze, lavori, conti… tutto ciò potrebbe mettere seriamente a dura prova energia e concentrazione, fino a provocare il cosiddetto “Burnout di inizio estate”, con il suo calo di motivazione, la difficoltà a mantenere alti i livelli di produttività, i problemi anche a livello fisico… vediamo, quindi, come si può gestire questo tipo di stress per affrontare al meglio gli ultimi giorni in ufficio prima delle ferie.
Le cause del Burnout di inizio estate
Le alte temperature estive, le scadenze che si accumulano, la pressione di concludere i progetti prima delle ferie… molti lavoratori sanno bene di cosa stiamo parlando e non è cosa da poco. Aggiungiamo il fatto che, dal 2020 a questa parte, in molti rinunciano, del tutto o quasi, alla vita sociale prima delle vacanze, per timore di eventuali contagi (che si tratti o meno di Covid-19) che possano rovinare il tanto agognato periodo di relax. Tutte queste cose, insieme, possono essere la causa del Burnout di inizio estate, i cui sintomi possono influenzare negativamente il benessere personale e la produttività sul lavoro.
I sintomi del Burnout di inizio estate
Non bisogna assolutamente sottovalutare il proprio malessere psicofisico. Ecco le sensazioni negative a cui è il caso di prestare particolare attenzione:
- Affaticamento e stanchezza
Il caldo e lo stress causano spesso difficoltà a trovare l’energia per svolgere le normali attività quotidiane; - Problemi fisici
Il forte stress può manifestarsi anche attraverso sintomi fisici come mal di testa, mal di schiena, dolori muscolari o disturbi gastrointestinali; - Sbalzi d’umore
Il Burnout di inizio estate può causare irritabilità, frustrazione, ansia, ipersensibilità, reazioni eccessive a situazioni che normalmente non sarebbe difficile riuscire a gestire; - Disturbi del sonno
Difficoltà nell’addormentarsi, risvegli frequenti durante la notte, sensazione di non essere riposato al mattino? La causa potrebbe essere proprio lo stress pre-ferie. - Cambiamenti nell’appetito
In questi casi, non bisogna minimizzare, specie se improvvisi, l’eventuale senso di fame continuo o la perdita dell’appetito; - Ridotta motivazione
Sul lavoro, tutto appare molto noioso e anche i compiti più semplici sembrano degli ostacoli insormontabili; - Diminuzione delle prestazioni lavorative
È facile, in questi casi, ritrovarsi a dover affrontare riduzione della produttività, difficoltà a concentrarsi e/o un aumento degli errori; - Isolamento sociale
Il Burnout di inizio estate può causare la sensazione di distanza emotiva dagli altri, spingendo addirittura a evitare il contatto sociale e le interazioni con colleghi, amici e/o familiari.
Come affrontare il Burnout di inizio estate
I sintomi sopraelencati possono essere causati anche da condizioni pregresse che predispongono all’accumulo di stress pre-ferie. Cosa si può fare per affrontare e superare il Burnout di inizio estate?
Prendersi cura della propria salute mentale
Se si ritiene di non riuscire più a gestire in autonomia il forte stress, è consigliabile consultare un professionista qualificato per ricevere il supporto adeguato. Ci sono diverse strategie (di cui parleremo in seguito) che possono aiutare a gestire lo stress pre-ferie, ma nel caso in cui i sintomi comincino seriamente a danneggiare la quotidianità, è il caso di affidarsi a un esperto. Un protocollo vincente contro lo stress è la Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Questo approccio evidence-based è raccomandato anche dalle Linee guida internazionali sul trattamento delle condizioni correlate allo stress. Attraverso l’EMDR, infatti, si ha accesso agli aspetti cognitivi, emotivi e fisici che la riproposizione delle scene stressanti provoca nel paziente. Questa riproposizione viene associata a stimolazioni alternate bilaterali (BAS – stimoli uditivi, visivi o somato-sensoriali) che determinano un cambiamento nell’elaborazione cognitiva del ricordo, il quale scaturirà, infine, nell’eliminazione del disagio associato, in questo caso, allo stress. Il protocollo EMDR risulta nella remissione dei sintomi e nel ripristino del normale stile di vita, come è possibile evincere da misure sia oggettive (fisiologiche), sia soggettive (verbali).
Ma vediamo anche alcune strategie che è possibile mettere in atto autonomamente per alleggerire i sintomi del Burnout di inizio estate.
Organizzare bene il tempo
Gestire bene il proprio tempo aiuta a mantenere un focus elevato e a prevenire la dispersione delle energie. Suddividere le attività in intervalli di tempo definiti e fare brevi pause può favorire la produttività e scoraggiare la procrastinazione. Infatti, posticipare tutti gli incarichi fino all’ultimo momento non fa altro che aumentare lo stress. Giocare d’anticipo può essere la soluzione: stilare un calendario per organizzare le attività più a lungo termine e assegnarsi delle deadline mentali può fare la differenza in termini di umore e qualità del lavoro.
Essere pronti a eventuali imprevisti
Non è detto che a pochi giorni dalle vacanze non possa sorgere un imprevisto o un contrattempo. Per questo motivo, insieme all’organizzazione del tempo, serve allenare l’elasticità mentale, che aiuta ad accogliere in maniera più positiva anche le possibili incognite.
Non rinunciare al relax
La full immersion nel lavoro non aiuta né in termini di resa, né in termini di salute psicofisica: per affrontare gli ultimi giorni che precedono le vacanze è necessaria qualche ora di relax quotidiano. La visione di un bel film, una sessione di shopping, una passeggiata all’aria aperta, un caffè al bar possono aiutare a rigenerarsi e a mantenere la concentrazione durante il lavoro.
Lasciare il lavoro in ufficio
È importante riuscire a staccare la spina appena usciti dall’ufficio. Una volta “chiusa la porta” (fisicamente o metaforicamente), non bisogna pensare a clienti, deadline e/o compiti ancora da portare a termine. Solo così è possibile godere realmente del necessario relax quotidiano.
Creare una routine
Organizzare blocchi di tempo specifici da assegnare a compiti prioritari, pause, momenti di relax può aiutare a mantenere un equilibrio sano tra lavoro e vita personale. Rispettare questa routine il più possibile può essere d’aiuto, ma non bisogna mai dimenticare di lasciare un po’ di spazio anche alla flessibilità.
Dott.ssa Federica Majore
Psicologa del Comportamento Alimentare
Psicoterapeuta
3924131042
federica.majore@gmail.com